
Il “datajournalism” è un filone in piena esplosione soprattutto negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, ma anche in Italia la sua diffusione sta crescendo rapidamente. Di cosa si tratta? Come funziona? Quali sono le sue regole e soprattutto quale può essere la sua utilità per comunicare temi sociali, quali lo sviluppo, la cooperazione e le migrazioni internazionali?
Ne abbiamo parlato il 20 febbraio a seguito del webinar gratuito di Ong 2.0 sul tema del “Data Journalism per comunicare lo sviluppo e i temi sociali”.
Ong 2.0 è un network di formazione focalizzato sul tema della cooperazione, delle competenze digitali e della comunicazione.
Il relatore del webinar,Andrea Nelson Mauro, co-fondatore di dataninja.it e datamediahub.it e vincitore dei Data Journalism Awards con l’inchiesta #MigrantsFiles oltre ad aver illustrato le nozioni introduttive sul Data Journalism ha raccolto una serie di link e suggerimenti utili per chi vuole approfondire il tema e iniziare a lavorare in questo settore.
Il data journalism si sviluppa in relazione alla pubblicazione massiva del bagaglio informativo pubblico/privato costituito dai miliardi di dati che, grazie ad internet, sono diventati accessibili e di pubblico dominio nei più vari settori, sociale, economico, culturale etc. Il punto è: come “leggere”, saper interpretare e rendere fruibili per il pubblico queste grandi quantità di dati? Il data journalism” sostiene Nelson Mauro “ha il medesimo ruolo che ha sempre avuto il giornalismo: trovare notizie rilevanti per il pubblico nel mare magnum dei fatti quotidiani, fissare e sviluppare i principali argomenti dell’agenda pubblica, fornire contesto ai fatti e inquadrarli in frame interpretativi condivisi. Ciò che lo contraddistingue e qualifica maggiormente il datajournalism è il metodo attraverso cui il giornalista assolve tale ruolo: la realizzazione di prodotti d’informazione nei quali il “dato”, opportunamente sistematizzato, rielaborato e analizzato, è parte integrante e ingrediente fondamentale della “notizia”; lo sviluppo di competenze e l’utilizzo di strumenti che non sono propri del giornalismo classico (statistica, programmazione, grafica etc.); la creazione di una rete di relazioni con altre figure professionali (sviluppatori / hacker, attivisti civici, ricercatori, designer).
Due esempio concreti di inchieste usando gli opendata sono:
- #MigrantsFiles, l’inchiesta dedicata al tema dei migranti morti nel tentativo di raggiungere l’Europa ( le slide sono disponibili qui)
- Confiscati Bene, progetto (qui il sito) e inchiesta sui beni confiscati (qui il link)
Essendo il tema dello “Sviluppo” centrale rispetto al contesto il Relatore ha segnalato anche:
- OpenAid:un progetto della Farnesina dedicato ai fondi per lo sviluppo stanziati dallo Stato italiano.
- Aiddata: progetto internazionale per la raccolta e l’analisi di dati da tutto il mondo.
- JournalismGrants: Centro europeo che finanzia progetti innovativi di reportage e approfondimento sui temi dello Sviluppo
- Altri soggetti come JournalismFund e OpenSociety che finanziano progetti di approfondimento sul tema, con uso preminente dei dati.
L’immagine in evidenza, è un #sketchnoting di Fabrizio Furchì che ringraziamo, fatto in diretta durante il webinar.