E’ apparso oggi su Wired un articolo molto interessante sullo stato del rischio sismico delle scuole in Italia.
Al netto del contenuto dell’articolo, che suggerisco in ogni caso di leggere per avere un quadro, con tanto di numeri, di quella che è la situazione reale dello stato di sicurezza delle scuole, cito questa esperienza in qunato viene anche proposto come obiettivo quello di andare a realizzare la mappa delle scuole a rischio sismico con il libero contributo di tutti.
Una nuovo esempio di crowdmapping “dal basso” che cerca di sopperire alla mancanza di dati e informazioni liberamente disponbili.
Dalla lettura dell’articolo infatti emerge come questi dati non siano disponibili o, qualora lo siano, vengano forniti con reticenza e con modalità e formati che di certo non ne facilitano il loro utilizzo (si vedano le difficoltà che hanno avuto gli autori per arrivare ad un dato omogeneo e mappabile !!! ).
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